Torna la musica sui social network. Quello che devi sapere sulla questione Meta e SIAE

Dopo quasi due mesi di stop, torna la musica sui social network. Gli utenti potranno ora tornare a condividere la musica preferita sui social, usando le canzoni come colonna sonora delle proprie stories e dei propri ricordi condivisi. L’accordo tra SIAE e Meta – la società proprietaria di Facebook e Instagram –  era stato interrotto per divergenze economiche e ora le due parti sembrerebbero aver trovato un accordo provvisorio. 

Decisivo è stato l’intervento di mediazione dell’Antitrust, datato 21 aprile, che ha portato ad un primo risultato: Meta e Siae hanno firmato un accordo transitorio valido fino al 6 ottobre 2023 per il reintegro della musica italiana, gestita dalla Società autori ed editori, sulle storie di Instagram e i reels di Facebook. Si è appreso che il punto d’incontro è stato raggiunto sulla proposta di Meta di prorogare alle stesse condizioni il contratto di licenza scaduto a dicembre 2022. “A seguito di un accordo transitorio firmato tra le parti, sulla piattaforma social di Meta si potrà di nuovo ascoltare la musica protetta da Siae”, si legge in una nota della Società autori ed editori.

Ma perché non era più possibile condividere musica sui social network di Meta? Ecco cosa era successo tra SIAE e Meta. 

Meta e SIAE: cosa è successo

L’utilizzo della musica sui social è sempre stato regolato da un accordo tra la società proprietaria delle piattaforme e la SIAE, che regola i diritti d’autore in Italia. Grazie a questo accordo, i proprietari dei brani potevano ottenere dei ricavi dalla condivisione dei pezzi sui social. Recentemente, però, Meta avrebbe fatto una proposta “non trattabile” riguardo al pagamento dei diritti d’autore per le canzoni protette da SIAE, che la società italiana ha rifiutato. Di conseguenza, Meta ha deciso di rimuovere tutte le canzoni tutelate da SIAE dai suoi social media, non solo quelle italiane.

Il problema sembra essere nella base di calcolo: Meta avrebbe voluto pagare i diritti d’autore in base al numero di post che utilizzano le canzoni, mentre SIAE avrebbe richiesto il riconoscimento dei diritti per ogni visualizzazione dei contenuti che includono le canzoni tutelate, proprio come avviene con Spotify o Apple Music. Questo significa che, secondo Meta, se un utente con milioni di follower utilizza una canzone italiana in un reel che ha 10 milioni di visualizzazioni, questo utilizzo conta come 1, proprio come un utente che inserisce una canzone in un video con solo 10 visualizzazioni. Nonostante la nuova proposta di Meta sia stata accettata da più di 150 Paesi, SIAE ha preferito rifiutare anche per una presunta poca chiarezza nel fornire dati precisi sulle visualizzazioni delle canzoni della libreria SIAE, rendendo difficile calcolare i diritti d’autore in modo preciso.

Al momento, Meta sta eliminando gradualmente le musiche che rientrano nel catalogo SIAE dai propri video, mentre Soundreef, il principale rivale della SIAE, ha precisato che per loro la situazione procede normalmente. Tuttavia, si prevede che le parti si siederanno di nuovo al tavolo per trovare una soluzione, in quanto il monopolio della SIAE sul mercato italiano la rende un attore fondamentale per la tutela dei diritti d’autore e i social network non possono fare a meno della presenza della musica sulle proprie piattaforme. 

In una recente intervista, Mogol, ex presidente della SIAE, ha dichiarato che questa è una battaglia giusta e che, nonostante l’impasse attuale, si raggiungerà una soluzione davvero positiva per il mercato discografico e gli artisti coinvolti.

Rottura tra Meta e SIAE: effetti della decisione

La decisione di Meta di eliminare la musica dai propri social network sta generando un danno non solo per l’industria musicale, ma anche per tutti i creator e i brand che utilizzano la musica come elemento centrale nelle loro campagne pubblicitarie. Bisogna considerare che la musica è infatti essenziale nella vita dei social media, rappresentando il 5% di tutti gli ascolti musicali in Italia su piattaforme come Facebook e Instagram. Tuttavia, l’impatto della decisione di Meta va oltre il settore musicale, poiché la musica è presente in molti contenuti condivisi sui social media, tra cui YouTube, TikTok e lo streaming supportato da annunci pubblicitari. Come si gestirà, quindi, l’utilizzo di brani musicali da parte di piattaforme terze che si appoggiano su quelle Meta? I social network e le piattaforme digitali, infatti, sono ormai tutti collegati e la condivisione di contenuti musicali sui social media è un aspetto cruciale dell’intero ecosistema dei social, in quanto la musica spesso accompagna i contenuti video e foto condivisi dagli utenti. 

Ma qual è il ruolo della SIAE nel panorama discografico italiano?

SIAE: cos’è, storia, funzioni

La SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori fu fondata nel 1882 a Milano da un gruppo di autori e editori che volevano difendere i propri diritti e proteggere i loro giusti interessi commerciali. Nel corso degli anni, la SIAE ha consolidato la sua posizione come organizzazione di riferimento per la gestione dei diritti d’autore in Italia. La SIAE ha il compito di tutelare i diritti d’autore degli autori e degli editori italiani e stranieri. Ciò significa che riscuote i diritti d’autore derivanti dall’utilizzo delle opere e dei materiali protetti, e li distribuisce ai legittimi titolari. La SIAE gestisce i diritti d’autore in molti settori, tra cui la musica, il teatro, la danza, il cinema, la televisione, la letteratura e le arti visive. I diritti d’autore possono essere generati da molteplici utilizzi delle opere, tra cui la riproduzione, la distribuzione, la comunicazione al pubblico e la pubblica esecuzione: per questo è fondamentale che esista un organo preposto alla gestione delle royalties in questo enorme flusso.

La SIAE raccoglie i diritti d’autore attraverso la stipula di contratti con gli utilizzatori delle opere protette, come ad esempio le emittenti radiofoniche e televisive, le sale cinematografiche, le case discografiche, le società di pubblico esercizio e le organizzazioni di eventi. Si occupa inoltre anche della registrazione delle opere degli autori e degli editori, e di fornire informazioni e consulenza in materia di diritto d’autore.

Il ruolo della SIAE

La SIAE svolge un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti d’autore in Italia. Grazie alla sua attività di riscossione e distribuzione dei diritti d’autore, la SIAE garantisce un compenso economico ai legittimi titolari delle opere protette, contribuendo a sostenere il lavoro degli autori e degli editori. Inoltre, la SIAE svolge un ruolo importante nella diffusione della cultura e dell’arte in Italia, garantendo che le opere degli autori e degli editori siano protette e valorizzate.

Nonostante il ruolo fondamentale svolto dalla SIAE nella tutela dei diritti d’autore in Italia, ci sono alcuni aspetti dell’organizzazione che sono frequentemente oggetto di critica da parte di artisti ed esperti del settore. La SIAE, infatti, detiene quasi il monopolio della gestione dei diritti d’autore in Italia, e molti commentatori sostengono dunque che abbia un potere troppo esteso e troppo concentrato, senza una sufficiente rappresentanza degli autori e degli editori. Proprio per questo, negli ultimi anni, la SIAE ha cercato di adottare una maggiore trasparenza nella gestione dei diritti d’autore e nell’assegnazione dei compensi ai legittimi titolari. Ha inoltre avviato un processo di riforma interna, finalizzato a garantire una maggiore partecipazione degli autori e degli editori nelle decisioni riguardanti la gestione dei diritti d’autore.

Crisi del ruolo di lancio e promozione della musica nel quale i social network primeggiano ormai da tempo? Non è ancora dato saperlo. Ma la musica ha le sue strade, e il mercato musicale riconosce i nuovi talenti attraverso molteplici vie, come i migliori concorsi musicali e i talent musicali di successo che offrono agli artisti una vetrina insostituibile e percorsi di crescita artistica e professionale che fanno la differenza nella preparazione di un grande cantante.

Come evolverà, in futuro, il rapporto tra SIAE e Meta? Che ruolo avranno i social nella diffusione delle novità musicali? Non è ancora dato saperlo. Ma la musica ha le sue strade, e il mercato musicale riconosce i nuovi talenti attraverso molteplici vie, come i migliori concorsi musicali e i talent musicali di successo che offrono agli artisti una vetrina insostituibile e percorsi di crescita artistica e professionale che fanno la differenza nella preparazione di un grande cantante.

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